LE FONDAMENTA DELLA TERAPIA PSICOLOGICA – Obiettivi e motivazioni

“Affinché una psicoterapia abbia successo paziente e terapeuta debbono cooperare impegnandosi ciascuno in compiti specifici in funzione di scopi condivisi. La relazione terapeutica è il contesto che influisce, positivamente o negativamente, sulla motivazione di entrambi a dedicarsi a quest’impegno”

(Dimaggio, Semerari, 2003)

Molte persone si recano dallo psicologo pensando di trovare, come per magia, la soluzione ai loro problemi, oppure “il guro” che dispensa massime sulle vita.

La realtà non è proprio questa!

Lo psicologo si pone in una posizione di ascolto e di accoglienza del paziente; nei primi colloqui cercherà di raccogliere informazioni circa la vita e l’esperienza del paziente ponendosi anche degli interrogativi riguardo la richiesta di terapia: cosa ci sta chiedendo? Quali sono le sue aspettative rispetto a noi e alla terapia? Queste possono sembrare delle domande scontate, ma è bene anche per il terapeuta evitare di andare a ricercare ristrutturazioni e interventi terapeutici immediati, senza prima riflettere sulle richieste ed i bisogni effettivi del paziente.

Aprirsi con una persona sconosciuta non è facile per nessuno ed è comprensibile che durante i primi colloqui vi sia una componente d’ansia; è importante darsi del tempo, ascoltarsi ed accettarsi.

Due componenti fondamentali in terapia sono: obiettivi e motivazioni.

L’obiettivo terapeutico è ciò che costituisce il terreno comune tra paziente e terapeuta e, sulla base di cui si tracciano i sentieri che delineeranno il percorso psicologico.

Gli obiettivi vanno quindi chiariti e condivisi. Se gli obiettivi proposti dal paziente sono ritenuti dal terapeuta come disfunzionali e irrazionali, sarà suo compito discutere e confrontarsi con il paziente per arrivare a una formulazione condivisa. Questa condivisione e chiarezza degli obiettivi è fondamentale per creare la cosiddetta alleanza di lavoro, altrimenti la terapia ne verrà danneggiata (Bordin, 1979).

Ovviamente gli obiettivi possono essere rivisti e riconsiderati in ogni momento.

Un secondo elemento altrettanto importante è la motivazione del paziente.

La motivazione è definita come uno stato interno che attiva, dirige e mantiene nel tempo il comportamento di un individuo (MOTIVA-AZIONI).

Secondo questa definizione ogni atto condotto senza motivazione rischia di fallire.

Una distinzione importante da fare è quella tra motivazione intrinseca ed estrinseca: la motivazione intrinseca è quella generata da caratteristiche ed esperienze personali dell’individuo

  • mi impegno per un’attività che trovo stimolante e gratificante per me stesso

La motivazione estrinseca è quella che porta all’azione mediante spinte esterne

  • prendo un buon voto per avere il permesso di uscire

In terapia è importante che sia una motivazione in intrinseca.

La scelta di iniziare un percorso psicologico è solitamente dettata dal fatto che il paziente percepisce la necessità di “stare meglio”, di andare ad analizzare con la lente di ingrandimento tutti quei pensieri, comportamenti o situazioni che portano ad una sensazione di malessere. Per questo, la motivazione e gli obiettivi del paziente sono le fondamenta per iniziare un lavoro su se stessi.

firma michela

BIBLIOGRAFIA:  Bordin, E. S. (1979). The generalizability of the psychoanalytic concept of the working alliance. Psychotherapy: Theory, Research & Practice, 16(3), 252-260.

Iniziare una terapia cognitiva #2: stabilire gli obiettivi

La motivazione al trattamento in psicoterapia

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