Quando è il momento giusto per andare dallo psicologo? Affrontare lo stigma e prenderci cura di noi stessi
L’idea di doversi rivolgere ad uno psicologo o psicoterapeuta è ancora circondata da tabù e pregiudizi. Spesso si pensa che sia solo per i deboli o per chi non ha nessuno con cui parlare. Tuttavia, questo atteggiamento limitante impedisce di sfruttare una grande opportunità: quella di prenderci cura di noi stessi.
Proprio come quando ci accorgiamo di un problema di salute, dovremmo considerare l’idea di rivolgerci ad uno specialista, anche quando ci sentiamo emotivamente instabili o a disagio dovremmo farlo. Il terapeuta è un esperto della mente che, dopo aver raccolto informazioni sui sintomi e la storia, formulerà un quadro diagnostico e un piano d’azione.
Inoltre, pensare che un terapeuta sia necessario solo in caso di malessere è una visione ristretta. Le tecniche terapeutiche possono aiutare a lavorare sull’autostima, sviluppare risorse e migliorare sé stessi.
Il terapeuta, formato sul funzionamento della mente umana, è anche preparato a lavorare sulla consapevolezza delle proprie risorse e a valutare aree di potenziale miglioramento.
Quando rivolgersi a un terapeuta ?
Se il malessere emotivo diventa invalidante o pervasivo, potrebbe essere il momento giusto per rivolgersi a un terapeuta. Ad esempio, se l’ansia per un colloquio di lavoro diventa così intensa da impedirci di presentarci o di essere performanti, allora potrebbe essere necessario l’intervento di uno specialista. Il terapeuta potrà aiutarci a identificare i pensieri che innescano questo comportamento e sviluppare strategie per affrontarli.
Chi stabilisce quando è il caso di iniziare una terapia?
Alla fine, la decisione di iniziare una terapia spetta solo a noi. Come recita il detto “Aiutati che il ciel ti aiuta”, dobbiamo essere noi a prenderci cura di noi stessi e a chiedere il supporto di un professionista se lo riteniamo necessario.