Oggi voglio parlare dell’iniziativa The JOYurney!
The JOYurney è un progetto (o forse sarebbe più corretto chiamarlo fenomeno, flusso…o viaggio per l’appunto), nato per caso dall’idea di Beatrice Novara, designer di professione, che ha pensato di condividere una story sul proprio profilo Instagram (@bnovara) con un suo disegno per chiedere poi ai suoi follower di dare un’interpretazione, una riflessione, un titolo che rispecchiasse cosa quel disegno evocasse in loro.
Il risultato è stato sorprendente: da quel disegno non sono nate soltanto parole, ma riflessioni, dialoghi e addirittura poesie grazie alla compartecipazione di tantissime persone. Si è innescato un viaggio nella fantasia, fatto di emozioni e ricordi, condiviso tra tutti e arricchito da tutti.
Dal 4 aprile il viaggio continua grazie alla creatività di Beatrice e di tutte le persone che si lasciano ispirare dai suoi disegni. Ed è così, che in un momento così difficile, si è trovato un sistema in grado di tenerci uniti anche se siamo lontani.
Quando io e Beatrice ci siamo sentite, oltre ai complimenti per questa iniziativa, le ho chiesto come è nato il progetto e che tipo di interazioni/risposte stesse ricevendo. Con entusiasmo e positività mi ha risposto:
“Non me lo sarei mai aspettata! Mi rispondono tantissime persone e ognuno di loro dà un’interpretazione diversa ai miei disegni…stiamo viaggiando tutti con la fantasia eppure siamo fermi!”
Eh sì… in questo momento di lockdown ciò che ci “salva” è la capacità di adattarci ed esplorare nuove risorse!
Due sono secondo me gli aspetti che hanno determinato un interesse e una compartecipazione così elevata da parte di tantissime persone:
- risveglio del pensiero creativo;
- crea uno spazio di condivisione.
Ma perché in questo momento sono così importanti questi due aspetti?
Partiamo dall’inizio e definiamo il pensiero creativo, ovvero il prodotto della creatività. La creatività non è una proprietà unica, ma il risultato della complementarietà tra deduzione/intuizione, ragione/immaginazione, emozione/riflessione ed alcuni studi hanno dimostrato che sia l’emisfero destro (emotivo) che quello sinistro (razionale) sono implicati in tale processo.
Imparare a fermarsi dinnanzi ad un’immagine, prendersi una pausa per lasciare spazio alla nostra creatività è qualcosa che solitamente, nella velocità di tutti i giorni, non facciamo o consideriamo una perdita di tempo; siamo più concentrati sulla concretezza, sulla velocità, sull’essere efficienti ed efficaci e questo ci ancora ai nostri schemi mentali “ordinari”.
Il pensiero creativo ci apre a nuove possibilità: permette di imparare a soffermarci sulle immagini, sui dettagli, a pensare in maniera illogica, incrementando nuove idee o producendo innovazioni.
“Sai Michi, un’altra cosa su cui riflettevo è che in questo periodo pieno di notizie negative e morti, nessuno ha mai descritto uno dei miei disegni con frasi da cui trapelasse tristezza o rabbia. Tutti i titoli, pensieri e poesie che ho ricevuto sono ricchi di felicità e speranza”.
In questo periodo la mente è più libera e svincolata dalle routine quotidiane, si riempie di pensieri ed inizia a vagare.
Questo navigare della mente può portare in due diverse direzioni.
La prima è il rimugino, ovvero l’aggrovigliarsi di pensieri di paura e preoccupazione che creano un loop senza fine e senza soluzione, connotato di emozioni negative.
La seconda è il pensiero creativo che consiste invece nella capacità di staccarsi dagli stimoli contingenti e costruire mondi alternativi e spingendoci a percorrere nuove direzioni mai esplorate connotate da emozioni positive.
E’ importante essere consapevoli che sia il rimuginio che il pensiero creativo sono delle azioni mentali volontarie. E’ possibile quindi da un lato scegliere di non rimuginare, accorgersi ed interrompere il processo e dall’altro coltivare la consapevolezza del presente e allenare la propria creatività.
“Questo viaggio creativo, da qui l’idea di chiamarlo The JOYurney, è iniziato in una serata di quarantena . Da sola sul mio divano, con la mente finalmente libera ,
sono riuscita a trasformare in disegni alcuni dei miei desideri e pensieri più profondi. La gente che da sempre mi segue su Instagram ha poi dato loro una voce e così abbiamo dato vita ad un flusso creativo in grado di farci sentire più uniti che mai.”
La condivisione della creatività generata da The JOYurney attraverso Instagram permette a chiunque di interagire creando quel senso di vicinanza ed empatia che va a soddisfare i nostri bisogni di attaccamento e cooperazione.
E allora continuiamo a lasciarci ispirare dai disegni di Beatrice (@bnovara) e chissà dove potremo arrivare!
Sono sicura che cavalcando tutti insieme quest’onda di creatività e condivisione ce la faremo!